Roma in 4 giorni. Quando una città fa primavera.

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Un itinerario di 4 Giorni: ecco una mappa con i luoghi da visitare da non perdere. Anche se Roma ogni volta ti insegnerà e mostrerà qualcosa di nuovo.

Ogni tanto voglio aspettare un po’ di settimane prima di riguardare le foto che ho scattato. Penso alle foto in rullino, al fotografo e ai tempi di stampa. Mi piaceva andare a ritirare le foto e guardarle un po’ dopo averle scattate, dopo che avevo assimilato con la mia mente i ricordi e le emozioni.

Allo stesso modo mi capita adesso quando scrivo sul blog. Non capita quasi mai che scriva appena dopo o nel momento stesso che ho vissuto un’esperienza. Capita quando mi va, quando riapro la cartella delle immagini o quando mi arriva l’ispirazione giusta.

So che sono un po’ old fashioned, perché i Social ci dicono che vale solo l’adesso, ma per me no. Ho momenti in cui mi va e non mi va di scrivere e di pubblicare e non voglio dover scrivere qualcosa per forza perché se scrivo di qualcosa di qualche mese fa diventa meno interessante e immediato. Non ho deciso di fare giornalismo e di scrivere un giornale, quindi non me la sento di trattare il mio blog come un posto da “notizia del giorno”, anche se comprendo che il valore di qualcosa di appena fatto può valere di più se mi riferisco a soldi spesi o metodi di viaggio, si sa cambia tutto molto in fretta.

Insomma con un po’ di ritardo parlo del mese di Maggio e della mia esperienza a Roma, dopo esserci già stata molte volte. Un ritorno in una città che mi ha sempre affascinato e che per la prima volta ho visitato partendo da un altro Stato, viaggiare in Italia come italiana expat.

Non do indicazioni sul dove dormire / mangiare (ho lasciato qualche recensione su Tripadvisor) anche perché so che su Roma ci sono moltissimi consigli utili, ma quello che davvero conta é visitare la città.

Vi scrivo di una fotografia di Roma, pubblicando poi le mie fotografie di Roma. Buona lettura.

Profumo di gelsomino nelle vie dai muri pendenti color gessetto, un po’ scrostati, delle case dai balconi fioriti.

Io cammino sui ciottoli irregolari.

Un’osteria e il buon cibo, sorseggio un buon vino.

Quello sforzo non poi troppo grande di immaginare di essere nella Roma antica mentre tocco con mani e piedi la Civiltà che fu grandiosa e immensa, anche se di fronte a me sono solo rovine.

Passeggio nella natura sotto i pini marittimi e scopro a ogni passo una nuova via, una nuova storia, la Storia e l’arte.

L’acqua é protagonista: il Tevere, le fontane, le acqua santiere nelle numerose chiese e nella Basilica di S.Pietro, dove si respira magnificenza.

I parchi, il sole, le viste mozzafiato.

Mangio il gelato e, al sole, mi godo l’aria di Maggio, sentendo piano il tempo che si rilassa e io con lui mentre il caos si attutisce di fronte alla bellezza.

Con un sorriso pieno guardo i gabbiani, una Vespa che passa e poi un’artista con la chitarra o con la batteria e sospiro. Bella, Roma.

Tanti artisti di strada con talento che suonano, cantano fanno ridere, giocano con il fuoco, si esibiscono e ballano con la folla di gente attorno come loro platea e la piazza come palco.

I colli e il panorama sulla città, il tramonto, l’aperitivo, la cena.

Spiace solo vedere ogni tanto che dopo tanta grandezza nel passato oggi qualcuno sia così rude, nel traffico, con i turisti e verso le regole.

Roma rimane capace di dare sensazioni meravigliose comunque e a me ha dato tanto, di sicuro.

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